LA STORIA DI SPAZIO 13
L'IDEA DI PARTENZA
“La call for ideas del Comune di Bari mirava alla riconversione della ex scuola media Melo, ormai in disuso, in hub creativo per i giovani del quartiere Libertà e della città di Bari. Per rispondere a quella chiamata decidiamo, attraverso l’attivazione di una rete di associazioni, di riunirci in ATS sulla base di competenze specifiche. Il nostro progetto risulterà vincitore del bando ANCI “Giovani RiGenerAzioni Creative”.
Nasce così Spazio13 e sin da subito ci poniamo diversi obiettivi: in primis sperimentare e poi consolidare nello spazio della ex scuola Melo un modello di gestione ibrida pubblico-privata nell’ambito dell’innovazione culturale.
L’intenzione era di diventare parte importante del processo di rigenerazione. Per farlo volevamo che lo spazio fosse una sorta di laboratorio estremamente permeabile e in grado di facilitare il dialogo con il territorio. Attraverso attività sociali, culturali e creative, intendevamo coinvolgere e produrre nuove istanze partecipative in grado di contaminare quanti più soggetti possibili: terzo settore, scuole, università, rappresentanze, istituzioni e operatori economici.
Allo stesso tempo, eravamo consapevoli della natura sperimentale di questo progetto e del fatto che non ci fosse un’ipotesi univoca di lavoro. Ma sapevamo che in ogni caso il progetto sarebbe stato ispirato dalle esperienze maturate nella stagione di Bollenti Spiriti e delle politiche giovanili promosse dalla Regione Puglia. Si trattava quindi di dar vita a qualcosa che fosse realmente il risultato di processi di partecipazione e non della visione di pochi.
In questa prospettiva lo spazio doveva essere quella piattaforma abilitante per chiunque vi entrasse in contatto, un posto in grado di generare un processo di attivazione sempre più esteso e tale da includere progressivamente la visione di quanti partecipavano.
L’ambizione che guidava l’intero processo era di poter restituire al quartiere, ai suoi abitanti e alla città uno spazio rigenerato e vivo in cui le persone che lo avrebbero scelto, abitato e attraversato se ne sarebbero prese cura sia compartecipando alle decisioni direzionali e organizzative, che affrontando le piccole cose quotidiane.
In questo modo Spazio13 intendeva essere non solo uno snodo strategico per lo sviluppo culturale e creativo della città di Bari, ma soprattutto un riferimento per l’universo giovanile, in grado di favorire forme di aggregazione e di crescita collettiva. Volevamo far nascere bellezza dove bellezza non c’era”.
Roberta Clemente e Francesco Schettini
Bari, 20 novembre 2021
I SOCI FONDATORI
Spazio13 nasce dall’aggregazione in ATS di quattordici soggetti operanti nei settori culturali e creativi. Si tratta di associazioni, imprese e cooperative unite dalla volontà di creare nel contesto barese uno spazio nuovo, sperimentale rispetto alle pratiche di rigenerazione urbana e in grado di affrontare la complessità progettuale che la sfida richiedeva.

UN QUARTIERE DA RIGENERARE

Il Quartiere Libertà è frutto della prima espansione ad Ovest della città di Bari avvenuta nei primi anni del ‘900. Un territorio nato dalle logiche della città moderna che si espande attribuendo funzioni urbane e sociali specifiche; il Libertà diventa un quartiere popolare, confinante ma distinto dalla città borghese, privo di edifici rappresentativi, piazze e luoghi per il tempo libero.
Il processo di marginalizzazione viene interrotto negli anni ’30 da un piano che ridefinisce il quartiere come cerniera tra il centro e le ‘penisole’ sul mare, piano immediatamente tradito dalle lottizzazioni abitative del Dopoguerra che renderanno il Libertà zona di semiperiferia a forte densità abitativa.
All’inizio degli anni duemila la carenza di spazi pubblici e di aggregazione lascia spazio a degenerazioni del tessuto sociale, disoccupazione, devianza minorile e mancata integrazione tra la popolazione locale e i migranti che risiedono nel quartiere. Il Comune di Bari individua il Libertà come quartiere target del proprio “Piano Periferie” e del PON Città Metropolitane 2014- 2020, concentrando sul quartiere risorse finanziarie e investimenti.
Avvia così un programma di rigenerazione urbana focalizzato sul recupero del patrimonio pubblico in abbandono e sulla riqualificazione degli spazi aperti, attraverso le leve della cultura, del tempo libero, del teatro, delle arti contemporanee e del commercio. Tra gli interventi di maggior rilievo sono da annoverare la creazione di piazze, parchi, asili e playground, il recupero della ex Manifattura dei Tabacchi, la realizzazione del centro culturale “Officina degli Esordi”, l’insediamento del job centre Porta Futuro I e II e la promozione di un network stabile di realtà associative locali (Rete Civica Urbana Libertà) che esprime un rinnovato protagonismo culturale e civile.
Il quartiere Libertà risulta oggi profondamente innervato da esperienze di trasformazione sociale che ne stanno progressivamente cambiando le caratteristiche collegandolo non solo alla città ma ad altri esperimenti di rigenerazione diffusi sul territorio nazionale.
Uno degli interventi di riqualificazione all’interno dell’area descritta riguarda l’ex scuola media Melo, che nel tempo aveva visto diminuire la popolazione scolastica fino ad essere abbandonata del tutto. La call to action del Comune di Bari prevede- va una trasformazione dello spazio in un centro a forte vocazione giovanile, integrando questo intervento nel più ampio piano di riqualificazione. Si trattava di rigenerare una struttura in disuso di 5 piani, composta da 28 ambienti separati più un teatro e il cortile.
IL PROCESSO DI TRASFORMAZIONE
LUOGHI
MARZO 2017
Call fotografi “Non ti scordar di Melo”.
L’iniziativa è voluta per immortalare la scuola prima della sua trasformazione. I vincitori espongono i loro scatti in una mostra fotografica.
Sgombero della scuola.
I lavori di rigenerazione iniziano con lo sgombero delle aule ancora occupate da materiali scolastici come banchi, sedie, cattedre etc.
APRILE → MAGGIO 2017
Call arredo.
Vengono donati allo spazio arredi ed oggettistica; la regola è quella dello scambio/baratto attivo. Viene data nuova vita ad oggetti, mobili e strumentazione.
AGOSTO 2017
Workshop costruzione della falegnameria.
Iniziano le attività di rigenerazione dello spazio a partire dalla falegnameria, il luogo dove poter creare gli arredi dello spazio in autocostruzione.
AGOSTO → SETTEMBRE 2017
Workshop di costruzione dello spazio relax e caffetteria.
I ragazzi di SUHD/ Labs sono chiamati ad agire sulla rigenerazione dello spazio, progettano gli arredi e allestiscono il laboratorio di making.
SETTEMBRE 2017
Workshop di costruzione in legno.
Un laboratorio, a cura di LAN_laboratorio architetture naturali, per creare arredi, pareti attrezzate e supporti per lo spazio.
Attività di pitturazione sociale.
I ragazzi delle Comunità Shalom e della Comunità 16 Agosto trasformano i corridoi e i muri scuola con i colori e le forme progettate da small.
FEBBRAIO 2018
Mostra permanente “La libertà è spazio”.
Viene esposta una mostra sulle persone che abitano Spazio13 a cura di Giulia Laddago, si configura come attività di rigenerazione artistica.
Per chi presenta delle attività che generano community vengono forniti contributi economici per la rigenerazione dello spazio, così avviene per la Game Room e la Sala Performance.
APRILE 2018
Project work Street Art.
Realizzazione di un’opera curata da più street artist, a cura di small, per dare una nuova immagine all’ingresso dello spazio.
GIUGNO 2020
Il bar.
Il team host costituisce l’associazione Fluidi dando vita al community bar e alla produzione culturale targata Spazio13.
RELAZIONI
2016 → 2017
Primo modello di governance.
Si costituisce il primo modello di governance formato da un direttivo di 5 membri divisi al suo interno per ambiti di interesse (cultura, arte, economia, rigenerazione e formazione). Insieme elaborano il Manifesto di Spazio13.
MAGGIO 2016
Manifestazione di interesse
14 realtà associative ed imprenditoriali rispondono insieme ad un avviso pubblico esplorativo del Comune di Bari, volto ad acquisire manifestazioni di interesse e proposte progettuali trasformative per la ex Scuola Melo. Il bando viene vinto.
SETTEMBRE 2016
Bando ANCI.
Inizia la co-progettazione con il Comune di Bari per partecipare al bando ANCI di rigenerazione urbana che viene vinto nel settembre 2016. Il bando permette alle 14 realtà di confederarsi in ATS.
2017 → 2018
Call e attivazione delle comunità.
Ad inizio 2017 e per i seguenti 18 mesi vengono progressivamente coinvolti giovani, professionisti, associazioni allo spazio attraverso diverse “call to action”. Si tratta di vere e proprie “chiamate alle armi”, strumentali al perseguimento di un determinato scopo e comunque in grado di coinvolgere gruppi diversi di giovani.
2017
Formazione dei beneficiari.
Inizia un processo dedicato ai beneficiari delle call e alla loro formazione. Si sviluppano attività di formazione e si erogano borse di lavoro e tirocini. Vengono così individuati gli host, giovani che apprenderanno progressivamente come gestire Spazio13.
OTTOBRE 2017
URBACT Good Practice City.
Bari e Spazio13 vengono premiate a Tallin dal programma europeo URBACT3, sono inserite tra le 97 buone pratiche di rigenerazione urbana e innovazione sociale.
FINE 2018 → INIZIO 2019
Un modello di sostenibilità.
Terminato il bando ANCI e non essendo il progetto selezionato tra i vincitori del bando Culturability risulta urgente trovare un modello di sostenibilità economica. Viene così elaborato il modello delle membership, una gestione economica che premia la relazione.
GIUGNO 2019 → NOVEMBRE 2021
Grazie ad un nuovo bando ANCI viene realizzato un progetto di gemellaggio tra il comune di Bari e il comune di Bergamo per lo sviluppo e la diffusione di interventi di innovazione sociale giovanile. L’obiettivo è il trasferimento di buone pratiche nella gestione condivisa di uno spazio pubblico.
INIZIO 2020
Nuovo modello governance.
La complessità delle attività che vengono sviluppate e la crescita della community rendono necessario un di- verso modello di governance: il nuovo modello di gestione consolida una cabina di regia che include diversi portatori di interesse e un’assemblea di quanti vivono e lavorano nello spazio.
SETTEMBRE 2020
Nuova identità visiva.
Si ritiene necessario rinnovare la veste grafica e l’identità visiva in grado di rappresentare pienamente quel che Spazio13 è diventato. Viene fatta una open call per la partecipazione al Workshop di co-progettazione della nuova identità visiva di Spazio13.
NOVEMBRE 2021
Prende vita l’associazione culturale Spazio13, che diventa il nuovo capofila dell’ATS, realtà in cui convergono soggetti promotori e gestori. Attraverso la partecipazione dei member l’obiettivo è eleggere un nuovo consiglio direttivo responsabile dello spazio.