Se la voce è un prodotto del corpo, allora la voce è corpo, è fisica.
In questa visione bisogna acquisire la consapevolezza di come il corpo nella sua interezza, produca la voce, di come ogni muscolo grande o piccolo, ogni osso, partecipi a quello che risulta essere la nostra voce, di come le condizioni interne ed esterne, di come ogni stato psicofisico produca un corpo sonoro differente dall’interno dello stesso
individuo, dello “stesso” corpo.
Facendo razzia di tecniche da metodi diversi per voce e/o movimento (Laban/Bartenieff, Feldenkrais, Dropsy, Scheufele-Osemberg principalmente avendo attraversato i suoi maestri diretti M. Consagra, A.M. Romano, A. Astolfi) Marica ricerca all’interno del suo corpo un percorso di consapevolezza che aspiri ad ampliare sempre più organicamente il ventaglio delle possibilità del suo Corpo Vocale o Corpo Sonoro.
Sperimenta sui suoi compagni/allievi e fa sperimentare loro ciò che sta sperimentando su di sé, bilateralmente e in sicurezza. Ne risulta una ricerca collettiva che porta a nuove scoperte.
27, 28 e 29 gennaio
h 15:00 – 19:00
in Sala Performance
Costo: 35 euro
per info e iscrizioni: maricamastromarino93@gmail.com
Il rapporto con il potere e la possibilità o l’impossibilità di aderirvi da parte dell’individuo, rappresentano il filo conduttore per la messa in scena di alcuni estratti delle opere teatrali di Pasolini da parte degli allievi del nostro laboratorio “Agli Antipodi”. Una riflessione decisamente attuale sulla condizione umana e il senso di appartenenza ad una società piena di contraddizioni.